"Il Drago" è diventato un e-book

scaricalo è gratuito

Altri documenti del progetto
Acqua fonte di vita

Dall'inchiesta alla relazione oggettiva


Laboratorio di scrittura creativa
di M. G. De Judicibus

La creatività è una capacità intellettiva che si basa essenzialmente su tre caratteristiche:
- la flessibilità nell'adattarsi a situazioni ed ambienti socio culturali nuovi e diversi
- l'individuazione dei problemi e la messa in opera di soluzioni adeguate
- il transfer o generalizzazione di procedure
Naturalmente le tre caratteristiche sono strettamente collegate tra loro ed in un certo senso si potenziano a vicenda,in quanto se non c'è flessibilità nell'adattamento non può esserci la volontà e dunque la possibilità di analizzare e scoprire situazioni problematiche in ambienti diversi, viceversa mancando la capacità di "leggere" i problemi e farsene carico difficilmente si svilupperà sia la capacità di adattamento e dunque la flessibilità sia la capacità di trovare soluzioni inedite attraverso l'applicazione trasversale di procedure (transfer).
Dal punto di vista intellettivo, la creatività è la punta di diamante di un percorso che mira al recupero ed al potenziamento di tutte le facoltà preposte al percorso cognitivo in quanto è necessario "conoscere","comprendere" e dunque saper "osservare", "ascoltare", "leggere", "analizzare" per poter "elaborare" e "produrre" in modo "creativo" ovvero non meramente ripetitivo ma funzionalmente originale.

Il laboratorio ha la finalità di potenziare la creatività e dunque favorire:
1°- il percorso cognitivo
2°- l'operatività applicata
3°- l'affettività e la socializzazione
4°- l'autostima
Attraverso il percorso cognitivo e procedure interattive che consentano l'operatività applicata e la valorizzazione delle risorse possedute ( punti 1 e 2) l'allievo recupera la volontà di collaborare e dunque può impegnarsi affettivamente nel sociale e nella creascita personale(punti 3 e 4).
E' necessario attraversare tre fasi distinte e complementari:
- la fase dell'apprendimento ( A ) della nozione
- la fase della riflessione ( R ) sulla nozione appresa e dunque della sua possibile elaborazione (scissione,analisi,ricomposizione,variazioni possibili,sintesi)
- la fase della produzione ( P ) collettiva ed individuale
I Programmi ministeriali rinnovati; a partire dal 1979, con i Nuovi Programmi per la scuola media, al D.M. 18 settembre 1998 n.389,art.1, inerente alla prima prova del Nuovo Esame di Stato, sottolineano la centralità del TESTO inteso come discorso orale e/o scritto che realizza attraverso lo strumento-lingua un "evento"comunicativo.
Ritrovare nel TESTO e nella COMUNICAZIONE i punti di forza della didassi linguistica ci sembra fondamentale per i seguenti motivi:
1° Il testo può e deve essere il punto di partenza e di arrivo dell'apprendimento-insegnamento linguistico,in quanto attraverso testi (evidentemente includendo i testi d'uso o pragmatici accanto a quelli letterari e scientifici)si realizza il processo cognitivo e culturale umano
2° La comunicazione verbale tra uomini è la forma più complessa e democratica di conoscenza e interazione culturale; tanto che attraverso il dialogo e la forma dialogica infatti,la filosofia classica addiveniva alla risoluzione dei problemi e dunque al progredire della scienza
Ma una comunicazione corretta non può essere tale solo dal punto di vista "formale",in quanto nel concetto di comunicazione sono impliciti assunti di tipo etico dai quali è impossibile prescindere in una scuola che si pone come finalità ultima e nobilissima la formazione dell'uomo e del cittadino,come da dettato costituzionale democratico.
Pertanto, l'attenzione che i nuovi programmi riformati hanno dedicato al "testo"completa e caratterizza questa "eguaglianza"di diritti e doveri,questo valore "etico" intrinseco nell'accezione più recente di comunicazione "corretta".
La correttezza etica del saper comunicare è intrinseca nel concetto stesso di comunicazione ,ottimamente rappresentato attraverso lo schema fornitoci da Jakobson:un emittente "realizza" un messaggio per un ricevente attraverso un canale ed un codice che ne consentono la "trasferibilità" ed il processo è reversibile in ogni momento,suscettibile di correzioni e sollecitazioni,precisazioni e chiarimenti,come lo stesso Jakobson ebbe modo di precisare attraverso la teoria delle "funzioni",ovvero il cosiddetto funzionalismo linguistico.
In realtà, la reversibilità del processo comunicativo è realizzabile solo in presenza di una variabile fondamentale: la parità di condizioni e dunque di condizionamenti tra i due interlocutori:un codice comune,una competenza morfosintattica e lessicale paritetica,la sincera volontà di interagire e dunque comunicare, senza prevaricazioni.
A scuola, il docente si pone come mediatore di un processo di crescita che si realizza attraverso la disciplina curricolare e che vede l'allievo coprotagonista.
Per quanto riguarda l'insegnamento dell'Italiano,la nostra lingua storico-italiana,il processo coinvolge l'allievo su due versanti complementari tra loro: le abilità linguistiche in ambito comunicazionale e la formazione letteraria.
Ma così come non esiste comunicazione verbale senza testo e non esiste testo che non comunichi qualcosa,così l'esercizio di riflessione sulla lingua e di analisi ed applicazione in ambito linguistico deve necessariamente essere correlata al prodotto letterario.
L'analisi del testo,oggi,non può prescindere da un diverso modo di "fare"grammatica, anche perchè, a scuola, la "grammatica" pur venendo sempre considerata come cosa a se stante rispetto alla letteratura, è pur sempre finalizzata alla produzione di un testo corretto, coerente e coeso anche dal punto di vista letterario.
L'innalzamento dell'obbligo scolastico pone il biennio unificato come punto terminale del curricolo della scuola di base, spostando al biennio gli obiettivi finali inerenti al possesso delle famose QUATTRO ABILITA':ascoltare,parlare,leggere e scrivere e affiancando al discorso puramente linguistico anche quello di un avvio allo studio della letteratura come patrimonio culturale e valoriale racchiuso in "testi"espressi in lingua scritta.
Sicchè recuperando la centralità del testo e considerando la letteratura una forma di comunicazione e viceversa la conoscenza dei criteri di una corretta comunicazione come propedeutica alla letteratura stessa,è necessario integrare il curricolo del biennio secondo l'ottica sistemica della didattica modulare,con "laboratori" che prevedano il recupero e potenziamento delle abilità e capacità linguistiche nell'ottica comunicazionale e creativa.
F. Gouin scriveva : "tutta la lingua può essere ridotta a tre tipi di linguaggi; il linguaggio oggettivo, il linguaggio soggettivo ed il linguaggio figurato" e consigliava argutamente
agli insegnanti di non invitare mai i propri allievi a "sradicare il vizio" se in essi non fosse prima ben chiaro il concetto di "sradicare l'albero"...
Tra i vari orientamenti metodologici che oggi "approcciano" la riflessione sulla lingua a scuola, preferiamo certamente la G.P. ovvero quella grammatica pedagogica che esercitata da un docente di Italiano che abbia sempre ben presenti :la finalità didattica,i bisogni comunicativi dell'utenza e la gradualità dell'insegnamento nell'adeguatezza ai ritmi dell'apprendimento e che dunque riesca a selezionare di volta in volta, da ogni teoria grammaticale ciò che risulta più utile.
Sicchè non riterremo come "cosa a parte" la riflessione sulla lingua ma la consideremo parte integrante del momento metacognitivo che completa e potenzia ogni unità di apprendimento.

 

Procedura

Utilizzando come schema di riferimento i programmi rinnovati e sulla base delle osservazioni analitiche condotte sull'utenza dal gruppo di docenti preposti all'ACCOGLIENZA si è proceduto:
a - ad una suddivisione delle aree di contenuto ad alta omogeneità interna e/o in grado di promuovere un insieme significativo di competenze specifiche inerenti ai processi di testualizzazione e comunicazione
b - alla definizione dei corrispondenti percorsi e finalità formative o obiettivi generali
c - alla suddivisione indicativa del modulo in unità didattiche o di apprendimento secondo uno schema di massima che integri i punti seguenti:
1 - Descrizione operativa degli obiettivi cognitivi
2 - Descrizione operativa dei prerequisiti
3 - Stimolo iniziale
4 - Prove oggettive per la verifica dei prerequisiti
5 - Attività per recupero e consolidamento dei prerequisiti
6 - Materiale per la trattazione e l'apprendimento
7 - Rinforzo o approfondimento
9 - Recupero
10 - Verifica e valutazione


MODALITA'
Per quanto concerne la fase A( Apprendimento), sarà necessario servirsi delle modalità facenti capo alla motivazione e cioè:
- partire dai bisogni e dalle aspettative
- rendere palese il percorso discutendone le fasi
- rendere interessante il percorso facendo leva sugli interessi e sulle finalità
- instaurare un "clima"che consenta la socializzazione e la formazione di un "gruppo"
Per quanto concerne la elaborazione (E),sarà necessario utilizzare le tecniche di:
brain-storming
mappe concettuali
diagrammi ad albero
problem solving
riorganizzazione scritta e schematizzata o analitica
quaderni raccoglitori con schede
testi da decodificare o da rielaborare
Per quanto concerne l'ultima fase,ovvero quella relativa alla produzione ( P) dovremo fornire:
tecniche di elaborazione scritta corretta sintatticamente
tecniche di elaborazione scritta semanticamente coerente
tecniche di trasposizione linguistica
tecniche ipertestuali
tecniche di elaborazione testuale creativa
Di seguito sono presentate delle indicazioni (alcune corredate da esemplificazioni realizzate nel corso dell'anno scolastico 1999-2000 preso l'Istituto Professionale "A.De Pace" di Lecce) per una didattica modulare da attivare attraverso il laboratorio di scrittura creativa.

1°MODULO "GIOCHIAMO CON I SINTAGMI...."
Con questo primo modulo avvieremo l'allievo alla conoscenza delle nozioni linguistiche di base,motivandolo all'apprendimento grazie all'utilizzo immediato di tali nozioni.
Possiamo definire OBIETTIVI METODOLOGICI tali apprendimenti di base in quanto forniscono gli strumenti per operare.
La lingua è infatti,per sua natura,oggetto e strumento di ricerca e di questi due momenti distinti ma complementari l'allievo deve assumere consapevolezza , al fine di utilizzare la metalingua come strumento d'indagine ed elaborazione della lingua-oggetto.
Nel primo modulo affronteremo ,pertanto,le nozioni di CAMPO SEMANTICO e SINTAGMA,al fine di consentire all'allievo di utilizzare la lingua e dunque il segno linguistico nelle sue componenti fondamentali di significante e significato.
Il modulo può essere allargato ad altre discipline di tipo "espressivo" che utilizzino linguaggi in funzione denotativa e connotativa.
Nozione di CAMPO SEMANTICO
Brain-storming
pongo al centro la parola-chiave e ne cerco i sensi primari ovvero costruisco il campo semantico "denotativo";ciascun lessema del campo denotativo può costituire base di partenza per la costruzione di un ulteriore campo semantico che potrà essere formato da lessemi che abbiano legami solo "associativi" con il lessema di base;perverremo così al campo semantico "connotativo" che potrà essere individualizzato (quello denotativo è uguale per tutti)
Costruzione dei campi semantici DENOTATIVO (comune) e CONNOTATIVO (individuale)
Nozione di PERCORSO ISOTOPICO
Partendo dai campi semantici e scegliendo un lessema pertinente al campo della denotazione è possibile costruire dei percorsi isotopici attraverso i lessemi utilizzati aggregandoli tra loro per formare dei SINTAGMI cioè dei costituenti della FRASE
Costruzione di SINTAGMI
Attraverso:
Sostantivo+aggettivo
Sostantivo+prep.+sostantivo (complemento indiretto:specificazione ecc.)
Verbo
Sostantivo+verbo
Verbo+avverbio
ecc
Per rendere più ricco il glossario a cui attingere per il percorso isotopico si può lavorare con i DERIVATI e con la FAMIGLIA DI PAROLE per cui è possibile trasformare i sostentivi in verbi, gli aggettivi in avverbi ecc.
Es.Piacere (verbo):piacevole;piacente (aggettivi)
piacere;piacevolezza (sostantivi)
piacevolmente (avverbio)
con l'aggiunta di suffissi: dispiacere ;spiacente; spiacevolmente;compiacersi;compiacere;ecc.
Utilizziamo la tecnica del brain-storming e costruiamo un campo semantico inerente al lessema -CIGNO-.........
animale
IL CIGNO
acquatico liquido pennuto bipede alato leggero soffice morbido
Formuliamo dei sintagmi utilizzando i lessemi relativi al campo semantico onde pervenire al:
Percorso isotopico.
Si può costruire così una semplice poesia che preveda per ogni sintagma un "verso" e (cioè un "a capo")
Bianco pennuto
respiro acquatico
vivi
nella trasparenza
dell'acqua
RISCRITTURA POETICA ATTRAVERSO I SINTAGMI
Si può lavorare sulla riscrittura attraverso la scomposizione e la ricomposizione di sintagmi tra loro congruenti ovvero semanticamente accettabili e sintatticamente ordinati:
Esempio:
Scomponiamo in sintagmi la seguente poesia-
IL TUONO di G.Pascoli
E nella notte nera come il nulla
a un tratto, col fragor d'arduo dirupo
che frana, il tuono rimbombò di schianto
rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo
e tacque e poi rimareggiò rinfranto
e poi vanì. Soave allora un canto
s'udì di madre e il moto d'una culla
(nella notte nera) (il nulla) (a un tratto) (col fragor) (d'arduo dirupo) (che frana)(il tuono)(rimbombò) 2 (di schianto) (rimbalzò)( rotolò cupo)(tacque) (rimareggiò rinfranto) (vanì)(soave un canto)(s'udì)(di madre)(il moto)(d'una culla)
Utilizziamo i sintagmi per ricomporre la poesia in modo diverso attraverso le seguenti regole:
si possono usare altri connettori
si possono scomporre i costituenti sintagmatici e ricomporre sintagmi diversi
si possono coniugare i verbi
si può variare genere e numero dei sostantivi
UNA CULLA
Il Nulla rimbombò franando.
Il tuono
- di schianto - rotolò.
Soave un canto rimbalzò
rimareggiò
tacque
vanì
2°MODULO
GIOCHIAMO CON I SUONI
Il secondo modulo aiuta l'allievo a scoprire il valore combinatorio dei fonemi all'interno di una lingua storico naturale:la combinazione dei diversi fonemi,infatti,consente di produrre infiniti lessemi e dunque infiniti significati.
La differenza tra lessema e lessema è data a volte dal variare di un solo fonema,a volte semplicemente,dal variare del contesto (come ad esempio nei lessemi polisemici e polifunzionali)
Gli allievi si eserciteranno a costruire nuovi lessemi,partendo da un lessema che fornirà a sua volta il campo semantico sul quale operare nella riorganizzazione dei lessemi derivati in sintagmi e dei sintagmi in testo.
Costruiamo parole a partire da parole:
GABRIELLA
brilla,ria,ella,la,gara,gira,gerla,ali,ala,lei,alla,alle,gaia,rai,balla,bella....
(si possono utilizzare solo i fonemi presenti;non si raddoppiano;i verbi non si coniugano;non si può formare nè singolare dal plurale, nè plurale dal singolare.... a menochè non cambiamo le regole del gioco)
Con i lessemi trovati, procediamo come nel percorso precedente
Lei brilla
ala ria
ella gira
ala gaia
lei balla
ala bella
Gabriella
Poichè i lessemi sono stati ricavati da un' unica base lessicale,chiaramente ci consentiranno di formare assonanze,consonanze,allitterazioni e di introdurre così importanti nozioni inerenti al testo poetico come i concetti di "paronomasia" e "onomatopea".
ASSONANZA=vocali simili
CONSONANZA=consonanti simili
ALLITTERAZIONE=sillabe simili
PARONOMASIA=accostamento di parole con somiglianze foniche ma di significato diverso
ONOMATOPEA=parole che richiamano nel suono il proprio significato
mare/sale;remi/ramo;remi/rami;attore/eretto; dondolare,tintinnire,borbottare
E' possibile costrure attraverso queste figure del suono,simpatiche filastrocche del tipo:
AL MARE
Su un mare di sale
un remo di sole
il sole tra i rami
un ramo per remo
NINNA NANNA
Don don dondolate
bor bor borbottate
roto roto rotolate
bam bam bambinetti
finchè non non
dor dormite

SERPI
Fischiando e strisciando
tra turpi sterpi e fresche frasche
schioccano e fremono
la scia lasciando

LA RIPRESA ANAFORICA
Si possono costruire testi coerenti utilizzando la ripresa anaforica:
Esempio: Se potessi ... farei
Se potessi volare
verrei da te
se potessi scrivere versi
scriverei per te
se potessi dipingere quadri
dipingerei te
se potessi essere un altro
io sarei te

o ancora...... "Ci sono occhi che..."
Ci sono occhi che non guardano
ci sono orecchie che non sentono
ci sono bocche che non parlano
ci sono mani che non toccano
ci sono cuori che non amano.....
ecc.
Naturalmente la ripresa anaforica non è una sciocca ripetizione utilizzata da chi è " a corto "di parole ma è un espediente stilistico che consiste nel porre l'accento sul sintagma o sull'enunciato "chiave" e cioè quello che semantizza l'intero componimento.
La tecnica della ripresa anaforica è tipica delle nenie,delle filastrocche,dei testi poetici per bambini.A questo proposito è interessante raccogliere le ninna-nanne o le filastrocche che accompagnano i giochi dei bambini,invitando i ragazzi a coinvolgere nella ricerca i nonni ed i genitori.Ogni paese ha le sue canzoncine,le sue poesiole e le sue nenie che sottolineano spesso dei momenti importanti nella vita quotidiana o nella vita sociale.Studiare stile e lessico,forma e significato di esse vuol dire scoprire molte interessanti verità inerenti alla storia ed al folklore del sistema sociale che le ha generate.
Ad esempio:
Pinguli pinguli Giovacchino
quando camini 'ntoppi 'nterra
e sinti quantu 'nnu pulecinu
pinguli pinguli Giovacchino

In questa filastrocca dedicata ad un bimbo tanto piccolo da inciampare per terra quando cammina, si nota la presenza di tipici "suoni"salentini:il gutturale "gu"preceduto dalla nasale tipica del dialetto salentino ('ncete -c'è; 'n capu-in capo;'ntoppi-urti;'nterra-a terra) con la presenza della "u",vocale che sostituisce spessissimo la "o" nella conservatività della derivazione latina (lupu-lupo;taulu-tavolo;cuntu-conto ecc.)

In questo canto che accompagnava il lavoro dei campi nel paese di Melissano,c'è il riferimento allu "tristu furese" ovvero il disgraziato contadino che si fa "barone" e cioè strappa il privilegio della terra e del titolo al latifondista aristocratico che per secoli, durante la dominazione spagnola ha detenuto l'una e l'altro:

Ci gge beddhu lu sonnu 'lla 'mmane
quandu sirma me chiama 'bbau affore
quannu isciu ca è picca lu pane
ahi, mamma, cce doglia allu core
tuttu lu giurnu 'zzappannu,'zzappannu
me pigghiu la zappa e me ne vau girranu
Se la zappa me vaie in favore
pigghiu la pala e me fazzu barone
barone di qua barone di là
lu tristu furese barone si fa

(Com'è bello,il sonno,la mattina,quando mio padre mi chiama perchè vada in campagna!Quando vedo che il pane è poco,ahi,mamma,che dolore al cuore!Tutto il giorno zappando,zappando,prendo la zappa e vado in giro.Se la zappa mi favorisce,prendo la pala e divento barone:barone di qua e barone di là,il disgraziato contadino barone si fa)


ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE "A.DE PACE"-LECCE
a.s.1999-2000
Laboratorio di scrittura creativa e Laboratorio linguaggi
DOCENTI: Gabriella de Judicibus e Francesca Petrucelli

Oggetto:Partecipazione dell'Istituto alla manifestazione TELETHON 2000

Attività: Stands con manufatti e realizzazioni artistiche degli studenti
Spettacolo
(In dettaglio,la manifestazione e le relative attività sono state illustrate in progetto a parte)

TESTO POETICO ELABORATO PER LA MANIFESTAZIONE DAL LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA:

(dal fondo viene avanti una delle protagoniste della "pizzeca":a piedi nudi,vestita come le contadine salentine di un tempo,un fazzoletto le trattiene i capelli sciolti,chiama da una parte e dall'altra del proscenio,coinvolgendo gli spettatori)

FIMMENE! FIMMENE!
FUCITI! ENITI ACQUAI!
CA 'BBU AGGIU DIRE MOI!

..............................................
(torna al centro;si placa;sembra assorta in un sogno lontano,mostra con la mano il suo corpo e accompagna con larghi gesti ogni parola)

ME STA' 'BBETITI? SU' NATA AFFORE ...
AMMENZU ALLU RANU E ALLU TABACCU ...
AHI!QUANTU ND'AGGIU FATTU!
E 'CCHICATE E 'NTISATE E 'CCHICATE E 'NTISATE
(si piega e si solleva due volte poi si ferma in preda ad un ricordo doloroso)

E "CITTA! CITTA , PE' CARITA'..CA CI NO 'NU SAI 'CCE 'BBE CA POI IRE!"
(si riscuote,ricomincia a chiamare a destra ed a sinistra in preda ad un'agitazione crescente)
FIMMENE!FIMMENE!
FUCITI! ENITI ACQUAI!
(torna al centro della scena,si solleva la gonna sulle caviglie parlando con una creatura immaginaria)
PIZZECAME TARANTA! PIZZECAME TARANTA!
OGGHIU CU PARLU! OGGHIU CU 'MME BRAPU!
OGGHIU CU RIDU FORTE E CU 'MME SPAFU!

3°MODULO
Il terzo modulo consente di affrontare un percorso cognitivo che tenga presenti i seguenti obiettivi operativi:
- determinare la differenza tra denotazione e connotazione in ambito descrittivo
- descrivere un personaggio sulla base di un'immagine data,partendo dai tratti denotativi per costruire una descrizione connotata in modo creativo, coerente ed originale
- utilizzare i dati inerenti al personaggio per costruire una storia intorno ad esso
- trasformare la storia in fumetto attraverso la divisione in scene
Naturalmente come prerequisiti ,l'alunno dovrà conoscere la differenza tra discorso diretto e discorso indiretto e tra trama ed intreccio in ambito narrativo; inoltre dovrà conoscere la struttura semplificata del racconto e la divisione dei personaggi in protagonisti, antagonisti,personaggi secondari

Percorso sul personaggio
Abbiamo estrapolato da una nota rivista una serie di animaletti "umanizzati" utilizzati per presentare i programmi televisivi per bambini.
Partendo dall'osservazione di essi (sono stati raccolti tutti in un unico foglio e fotocopiati in modo che ciascuna allieva avesse l'intera raccolta) è stato chiesto ad ogni ragazza di sceglierne uno,"adottandolo",diciamo così,dal punto di vista affettivo
Ogni allieva ha poi descritto l'animale prescelto e trascritto la descrizione su di un foglio di carta.
E' stato fornito il significato di DENOTAZIONE E CONNOTAZIONE esplicitando la prima come l'insieme dei tratti semantici fondamentali o costituenti di base del lessema e la seconda come l'insieme dei tratti aggiunti o dei sensi che soggettivamente è possibile attribuire al lessema.
Essendo animali, i referenti del testo, abbiamo ritenuto opportuno ricercare il percorso denotativo sul personaggio su testi di zoologia o su dei buoni dizionari e,in seguito,si è passati a connotare ciascun "individuo"in base alle caratteristiche a lui attribuite dal disegnatore:baffi e pizzetto,occhiali,una trombetta in mano,un vestitino a pois,un cappello a cilindro e così via...
Sulla base del percorso connotativo risultante dall'osservazione del disegno e dall'immaginazione di ciascuna allieva è stato attribuito un nome all'animaletto(giocando con i suoni come nel percorso precedente es.Otto l'orsotto,Moka la foca ecc.)e si è passati ad una descrizione del carattere,del suo lavoro abituale,delle eventuali passioni e paure.....
Al termine del percorso testuale sul singolo personaggio si è passati ad esaminare la possibile interazione con altri della raccolta,invitando le allieve a costruire una storia.
Si è partiti da semplici indicazioni del tipo:
Per creare una storia è necessario che ci sia un problema da risolvere:qual è il problema per X?
Come potrebbe risolverlo?
Quale potrebbe essere il personaggio più indicato per interagire con X?
Come va a finire la storia?
Altre indicazioni possono riguardare ovviamente i luoghi ed i tempi dlla storia stessa che è bene sia breve al fine di poter essere trasformata in un fumetto.
La possibilità di passare dal testo diegetico ad un testo vicino al mimetico come è il fumetto,ci consente di recuperare e rinforzare l'abilità sintattica di trasformare un discorso indiretto in uno diretto e dunque di utilizzare non solo tutte le varianti morfologiche e sintattiche del caso ma anche di sottolineare come il testo mimetico sia più immediato,denso di interiezioni,pause e rimandi contestuali rispetto a quello diegetico sempre più letterario del primo,per quanto possa apparire semplificato.
Nel fumetto,utilizzeremo le didascalie per sottolineare ciò che non è possibile esprimere attraverso i dialoghi considerando che per semplificare quanto è più possibile le vignette per questioni di tempo è necessario sintetizzare in poche ma incisive battute gli accadimenti principali.
Per avviare anche le meno esperte in disegno a tale lavoro è bene riutilizzare la sagoma degli animaletti prescelti cambiando loro solo quei particolari che è necessario modificare in base al contesto scenico.
E' possibile utilizzare quanto detto in ambito interdisciplinare,aprendo l'unità di apprendimento agli altri docenti come nell'esempio seguente.
Unità di apprendimento del modulo n.3
LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA
Attività integrativa interdisciplinare " Alice nel paese delle meraviglie"
Italiano/Francese/Inglese
L'unità di lavoro può essere trattata parallelamente dai docenti di Italiano , Francese e Inglese per le classi prime ,utilizzando come risorsa il laboratorio di scrittura creativa e le opportunità di apprendimento offerte dall'area di integrazione.
OBIETTIVI OPERATIVI
Alla fine dell'Unità di lavoro l'allievo deve:
- saper dividere in sequenze significative un testo diegetico
- trasformare in scene le sequenze
- connotare i personaggi
- trasformare in mimesi la diegesi
- progettare la "messa in scena" del testo

OBIETTIVI COGNITIVI
Alla fine dell'Unità di lavoro l'allievo deve conoscere:
- la differenza tra diegesi e mimesi
- il sistema dei personaggi
- le funzioni pragmatiche o funzioni di base della lingua
- le fasi progettuali sottostanti alla " messa in scena"
PERCORSO
Si prenderà in esame il testo "Alice nel paese delle meraviglie"di L.Carrol che per le implicazioni di tipo logico e semantico in esso contenute,ben si presta alla riflessione sul linguaggio e sulle funzioni pragmatiche delle varie lingue storico-naturali e nel contempo,come testo-fiaba,presenta quelle caratteristiche di dinamicità e fantasia che possono interessare e motivare gli allievi di una classe prima.
Il percorso prevede le seguenti fasi operative:
A - Semplificazione del testo originale attraverso la selezione delle sequenze più significative e conseguente riduzione dell'intreccio ( a cura del docente di Italiano)
B - Stesura della trama e conseguente traduzione in lingua straniera(a cura del docente di Italiano e di Lingua straniera)
C - Suddivisione della trama in sequenze sceniche (a cura del docente di Italiano)
D - Delineazione dei personaggi ( percorso connotativo su ciascun personaggio a cura del docente di Italiano con traduzione in Lingua straniera)
E - Formulazione dei dialoghi per ogni scena (in Italiano e in Lingua straniera)
F - Rappresentazione e/o produzione di un testo illustrato (quest' ultimo punto può coinvolgere tutte le discipline funzionali alla produzione di scene,costumi,coreografie ecc.,per quanto concerne la rappresentazione teatrale mentre può coinvolgere i docenti di Disegno e/o Progettazione grafica per quanto riguarda impaginazione ed illustrazioni del testo)

METODOLOGIA
Ciascun allievo effettuerà un personale percorso che per quanto riguarda l'Italiano sarà organizzato in classe attraverso tecniche di brainstorming che stimolino la creatività e nello stesso tempo la canalizzino attraverso l'attenzione al compito e la coerenza degli esiti;
una volta "costruito"il percorso nelle sue varie fasi e verbalizzato attraverso la lingua italiana si potrà passare alla sua "traduzione" da parte di ciascun allievo,a casa,(sulla base delle indicazioni offerte dall'insegnante)o in classe per piccoli gruppi al fine di avere più "versioni" della stessa porzione di testo analizzata da selezionare secondo i criteri di adeguatezza situazionale e correttezza linguistica offerti dal docente.
I ragazzi potranno sentirsi così protagonisti di un processo "in fieri",in cui tutto può essere accettato purchè sia coerente con il progetto in atto:il testo originale,infatti,può essere "manipolato"dai ragazzi,attraverso varie tecniche di riscrittura.
VERIFICHE
Ciascun ragazzo registrerà il proprio percorso sul quaderno personale e sarà possibile valutare le produzioni "in itinere" e alla fine del processo.
Inoltre la produzione di un testo illustrato consente di attivare tutti i ragazzi affidandone a ciascuno l'elaborazione di una parte
VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto dei seguenti criteri:
- disponibilità a collaborare
- creatività
- ordine ed impegno nell'esecuzione del compito
- coerenza e correttezza nell'utilizzo del codice linguistico
Ovviamente l'esperienza può coinvolgere i docenti di discipline artistiche

4°MODULO (Approfondimento/Apertura all'area scientifica)
IL TESTO NON LETTERARIO-Pragmatico/sociale
Il modulo intende affrontare tematiche relative alla motivazione ed al coinvolgimento degli alunni e pertanto si incentra su un argomento che è molto sentito nel mondo giovanile: il fumo.
Gli obiettivi perseguiti dal modulo n.4 sono quelli generali afferenti al laboratorio di scrittura creativa e quelli particolari descritti in chiaro nel corso dell'unità di apprendimento.
Tema-Campagna promozionale contro il fumo
Discipline coinvolgibili:Scienze,Biologia,Disegno
Obiettivi formativi
- Sensibilizzazione sui danni provocati dal fumo alla salute
- Sviluppo dello spirito collaborativo
- Potenziamento di attitudini e capacità
Obiettivi didattico-metodologici
- Capacità di lavoro in gruppo
- Capacità di assumere un compito e condurlo a termine
- Creatività e propositività
- Conoscenze scientifiche sul tema
- Abilità di produzione scritto-grafica
- Sviluppo delle abilità connesse alla ricerca azione
Produzione testuale:Testo oggettivo con finalità espositive (relazione;rappresentazione grafica;sintesi;dossier;saggio breve)Testo soggettivo con finalità persuasive ("rap";prosa poetica;versi liberi;aforismi;slogans;riflessioni ecc.)
Tempo di realizzazione: nove ore
Metodologia 1°Fase- I ragazzi si divideranno in piccoli gruppi in base alle attitudini ed alle competenze per dibattere,analizzare ed approfondire i seguenti sottotemi:
Aspetti negativi del tabagismo e del fumo in generale e condizionamenti psico-sociali(analisi di testi scientifici;brain-storming;dibattito)
- Il linguaggio pubblicitario:la persuasione occulta (Analisi di testi pubblicitari)
Tempo:4 ore

2°Fase - I piccoli gruppi socializzeranno i risultati della ricerca condotta e si avvierà un dibattito attraverso tecniche di brain storming.
I risultati del dibattito verranno schematizzati in mappe concettuali e rappresentazioni grafiche
3°Fase -Sulla base dei dati emersi e delle elaborazioni di gruppo,ciascun allievo produrrà un proprio progetto relativo al tema assegnato
Materiali: cartelloni Bristol/10 cartoncini piccoli/3 pennarelli/1 rotolo nastro adesivo/1 tubetto colla/1 risma di fogli bianchi/(penne,matite,colori saranno di proprietà degli allievi)
Organizzazione teorica del percorso:Didattica per concetti
1°-MAPPA CONCETTUALE>organizzazione dell'argomento rappresentata graficamente
(ad "albero;per"insiemi",con"espressione tabulare",ecc.)
2°-RETE CONCETTUALE>interconnessioni con altri argomenti "funzionali" e dunque correlati (apertura interdisciplinare)-in verticale (nell'ambito della stessa disciplina);-in orizzontale (con altre discipline)
Es.schema " a stella" (itinerario per ricerca sul territorio)
3°-CONVERSAZIONE CLINICA>dialogo interattivo per appurare la matrice cognitiva dell'allievo,ciò che sa sull'argomento e sgombrare il campo da eventuali preconcetti e pregiudizi
Attraverso la conversazione clinica passiamo dal:
- preconcetto al concetto
- dal pregiudizio al giudizio
è dunque uno strumento metacognitivo come il problem solving.
FASI DELLA CONVERSAZIONE CLINICA
1°-Brainstorming sull'argomento e costruzione di una mappa concettuale "di classe"
(sulla lavagna e sui quaderni)
1°A-Domande-stimolo del docente:"Secondo voi chi è?..Che cos'è?...Che vuol dire....ecc."
1°B-Il docente "costruisce"la mappa sulla lavagna selezionando "a monte" con la classe,le informazioni pertinenti e distinguendole da quelle non pertinenti
(Obiettivo:distinguere in base all'adeguatezza tematica)
1°C-Gli alunni costruiscono sui propri quaderni la mappa di classe,frutto di scelte condivise
2°-Il docente propone una revisione della mappa attraverso:
2°A-Eliminazione del superfluo
2°B-Approfondimenti tematici
2°C-Apertura alle altre discipline ed eventuale costruzione di una ipotetica rete
3°-Si stabiliscono insieme tempi,modalità e strumenti necessari per affrontare l'argomento
Materiali prodotti:
Cartelloni contro il fumo con slogans derivanti dall'elaborazione delle mappe concettuali
Testo rap elaborato attraverso un ulteriore ciclo di lezioni riguardanti elementi base di metrica e arricchimento lessicale (Tot.4 ore)
Relazione o saggio breve elaborati sulla base di un percorso guidato attraverso un ulteriore ciclo di lezioni (Tot.4 ore)
RAPPANDO CONTRO IL FUMO (Testo elaborato dalla classe 2°A Op.grafico-Istituto Professionale"A.De Pace" A.S.1999-2000)

Rit.Il fumo ti fuma distrugge i colori
ti soffoca l'anima e spegne i bagliori
........................................................
Il fumo ti addormenta e ti distende
mentre accendi la tua siga stai spegnendo la tua mente
non fumare solamente per sentirti più importante
una sigaretta in più non ti fa certo più grande
.................................................................
Rit.Il fumo ti fuma distrugge i colori
ti soffoca l'anima e spegne i bagliori
.....................................................................
Certo non aiuta a superar le crisi
semmai senti che in testa i tuoi pensieri son divisi
tu pensi che i problemi si dissolvano nel fumo
invece poi alla fine te ne trovi più di uno
.............................................................................
Rit.Il fumo ti fuma distrugge i colori
ti soffoca l'anima e spegne i colori
................................................................
T'attacchi alla tua cicca come al seno della mamma
e aspetti come un bimbo per andare a far la nanna
ormai questo è il tuo vizio e ti senti già assuefatto
catrame e nicotina consumano il misfatto
..........................................................................
Rit.Il fumo ti fuma distrugge i colori
ti soffoca l'anima e spegne i bagliori
.........................................................
La noia ti divora così ti accendi un fuoco
ma il grigio tornerà strisciando come un topo
smetti di cercare nella morte la certezza
la cenere ed il fumo non danno sicurezza
.......................................................................
Rit.finale
Il fumo ti fuma distrugge i colori
ti soffoca l'anima e spegne i bagliori

(Prodotto dalla classe 2°AOperatore grafico dell'Ist.Prof."A.De Pace"-Lecce

Seconda unità d'apprendimento del modulo n.4 Unità di lavoro interdisciplinare: Scienze-Italiano

Si progetta un'unità di lavoro sul tema:"L'acqua fonte di vita"da condurre in compresenza con i docenti di Scienze ed Italiano.
Poichè la tematica e la metodologia con la quale verrà condotta rientra nel programma di prima classe sia per quanto riguarda Scienze ,sia per quamto riguarda Italiano e Storia,gli obiettivi specifici e le verifiche in itinere coincideranno con quelli delle singole programmazioni curricolari.
OBIETTIVI GENERALI
Rimotivazione allo studio delle Scienze,della Storia,della Letteratura attraverso un tema che susciti l'interesse e l'attenzione degli allievi
Acquisizione dell'abitudine di trattare una tematica da più punti di vista
Capacità di condurre una ricerca interdisciplinare
Capacità di lavorare in piccoli gruppi
Recupero ed approfondimento di nozioni disciplinari specifiche
METODOLOGIA
Il tema verrà trattato nei suoi diversi aspetti:storico,scientifico,letterario,al fine di far comprendere ai ragazzi come sia importante affrontare ogni problema in un'ottica cognitiva integrata.
Si utilizzerà il metodo del lavoro per piccoli gruppi,consentendo la cooperazione e lo scambio di nozioni e competenze.
Si seguirà il metodo della ricerca-azione e della didattica per concetti coinvolgendo i gruppi nel reperimento dei dati, nella loro elaborazione e nella loro analisi e catalogazione.
Si forniranno una serie di tecniche di elaborazione-dati,coinvolgendo anche l'insegnante di Matematica nella organizzazione di grafici rappresentativi.
La tematica verrà suddivisa in sottotemi che consentano una più corretta organizzazione didattica con relativo monitoraggio relativo all'apprendimento
ed al consolidamento di cognizione, competenze ed abilità.
Si effettuerà una visita guidata presso il museo naturale di Porto Cesareo (Le) al fine di studiare da vicino biocenosi dell'ambiente marino del territorio salentino.
VERIFICHE
Verifiche orali
Verifiche scritte:prove strutturate,semistrutturate,saggio breve
Grafici
Rappresentazioni figurative, pittoriche,verbali (Lab.Scrittura Creativa)